mercoledì 8 dicembre 2021

 



I PROFUMI DI MAISON VIOLET DI NATHALIE LORSON

Intervista con Anthony Toulemode

(Direttore artistico del brand)

Anthony Toulemonde assieme ad altri due collaboratori nel 2017 ha ridato vita a Maison Violet, un marchio francese, le cui origini risalgono all’Ottocento, con l’idea di far rivivere la tradizione del passato.
I profumi di questo brand sono stati creati da Nathalie Lorson, naso profumiere di fama internazionale. Nathalie Lorson, maestro profumiere di Firmerich ci ha dato delle fragranze magiche in cui spiccano spesso le note cipriate e polverose di iris e viola, materie prime che è in grado di utilizzare con grande maestria e che rendono il suo stile inconfondibile.




NdP: Come hai conosciuto i ragazzi che sono diventati i tuoi collaboratori?

AT: Ci siamo conosciuti a Parigi presso l’ École Supérieure du Parfum , una scuola della durata di cinque anni dove ci siamo specializzati nella chimica e creazione di profumi. Siamo diventati ottimi amici già dal primo anno.

NdP: Mi racconteresti come è nata Maison Violet?

AT: La storia di Maison Violette è iniziata ufficialmente con François-Étienne Violet nel 1827, ma esistono tracce anteriori. François era un bravo chimico ed era riuscito a creare parecchi cosmetici che si distinguevano per originalità ed ha creato anche dei saponi che all’epoca furono molto in voga. Con il tempo è diventata una grande maison e si è estesa anche negli Stati Uniti, in Russia e in Spagna oltre che in Francia.


NdP: Ho visto che l’ape è il simbolo di Maison Violet e questo mi ricorda anche che era in origine

sui vecchi flaconi di Guerlain e su quelli attuali, che ne pensi di questa coincidenza?


AT: L’ape era un simbolo dell’Imperatrice Eugenie e divenne l’emblema del brand come simbolo di qualità e autenticità. Maison Violet nel 1842 divenne il fornitore ufficiale dell’Imperatrice Eugenie e di Isabella II di Spagna. Nel 1858 prese il nome “A la Reine des Abeilles, Maison Violet”e il marchio con l’ape ha iniziato ad apparire sui prodotti della casa a partire dal 1857.

NdP: Qual è stata la prima fragranza che hai acquistato?

AT: La prima fragranza che ho avuto è stato un profumo di Yves Rocher che mi regalarono i miei genitori per il mio compleanno, era la prima volta che indossavo un profumo e mi piacque molto; lo indossavo nelle occasioni speciali, non per andare a scuola, ma quando uscivo con gli amici.

NdP: Mi parli del primo profumo che hai creato?

Fu una cosa molto eccitante, era un profumo con note animaliche e di pelle, un profumo cuoiato.

NdP: Come avete conosciuto Nathalie Lorson?

Presso la scuola di profumeria. Un giorno le abbiamo parlato del nostro progetto di far rinascere Maison Violet e lei ha deciso di supportarci e ci ha aiutato anche nelle nostre creazione, lei è un grande talento della profumeria ed è un privilegio lavorare con lei.



NdP: Che mi dici del vostro profumo “Compliment”, fragranza basata sulla tuberosa? Perché avete scelto questo nome?

È una fragranza adatta a chi ama i “fiori bianchi” ed è additiva. Io amo in generale le fragranze floreali. L’idea per questo profumo era quella di creare un qualcosa che trasmettesse gioia, belle vibrazioni. Cosa c’è di più bello di un bouquet di fiori bianchi dove gelsomino e gardenia si fondono? Sono il profumo dell’estate. La fragranza è uscita nel 2021, e, in questo periodo di Pandemia che stiamo vivendo, volevamo creare qualcosa che trasmettesse positività alla gente. C’è un’espressione francese secondo la quale “Mettersi dei fiori addosso” è come “Fare un complimento a sé stessi”. “Compliment” è una fragranza che fa ti fa ricevere complimenti dagli altri, ma anche tu stai facendo un complimento a te stesso indossandola; è una fragranza creata per far sentire le persone contente di sé stesse.



NdP: Che mi dici di “Nuée Bleue”, un profumo che mi ha fatto innamorare?

Il blu deriva da una sensazione che viene dall’iris, molto presente in questa fragranza. Fu l’ultimo profumo del marchio creato nel 1950 e reinterpretato da Nathalie Lorson nel 2021. Questa fragranza è anche molto fresca perché si apre con note agrumate di limone, fiore d’arancio e bergamotto. È un profumo fresco, floreale e talcato, polveroso e anche legnoso. Mi fa pensare alla quiete dopo la tempesta in una mattina d’estate quando tutto nell’aria resta come sospeso e si sente un’energia che trasmette tranquillità. Questo profumo è come la promessa di un nuovo giorno.


NdP: Quali sono i tuoi primi ricordi olfattivi dell’infanzia?

Sono nato a Parigi, ma mia madre è di origine californiana. Da bambino andavo in California per le vacanze estive o durante le feste di Natale per fare visita alla famiglia di mia madre. Molti ricordi della mia infanzia sono legati alla California. Mi ricordo l’odore dei pastelli a cera che mi davano per disegnare e che avevano un odore molto particolare, difficile da descrivere.

NdP: Puoi parlarci del vostro prossimo progetti?

In primis stiamo pensando di proporre dei formati più piccoli nella nostra collezione e stiamo pensando anche a delle versioni da viaggio. Per settembre 2022 stiamo lavorando a un profumo con note legnose, poiché manca nella nostra collezione una fragranza dominata da note legnose e boschive. Si tratterà di un profumo piuttosto scuro con note anche di franchincenso, adatta per essere indossata in autunno-inverno.


NdP: Da come lo descrivi sembrerebbe tendente verso il maschile anche se i profumi di nicchia sono considerati unisex e non viene fatta distinzione, che ne pensi?


Oggi non viene fatta questa distinzione nella profumeria di nicchia, se questa fragranza non fosse considerata di nicchia, probabilmente verrebbe classificata nel filone maschile, ma io penso che potrebbe essere fantastico anche su una donna. Io ad esempio sono un grande fan delle fragranze floreali; amo molto l’iris, il gelsomino, le note floreali in generale. Purtroppo ci sono poche fragranze commerciali floreali maschili perché vengono tendenzialmente connotate come femminili e questo aspetto per me è un po’ triste perché secondo me i fiori possono essere fantastici anche sugli uomini.


domenica 20 ottobre 2019


AMARIGE DI GIVENCHY TRA STORIA E LEGGENDA

Amarige è un profumo storico, di Givenchy, un'opera maestra creata nel 1991 da Dominique Ropiòn.

Il suo nome è l’anagramma di Mariage che in francese significa “matrimonio”, un profumo da sposa nei primi anni Novanta. È un profumo floreale, un connubio di fiori bianchi e fiori gialli dove la tuberosa e la gardenia sono molto presenti nel cuore del profumo. Si tratta di un profumo complesso con una piramide olfattiva molto ricca a partire dalle note di testa in cui sono presenti note fruttate, agrumate e legnose. Le note di base ambrate, legnose e vanigliata scaldano il profumo che è floreale, luminoso ma al tempo stesso caldo e avvolgente.

Il nome è molto evocativo e ricorda uno dei profumi più famosi dell'antichità, ovvero l'Amarikinon creato sull'Isola di Cipro, il quale ha come ingrediente di base la maggiorana conosciuta all'epoca con il nome di Amarcus. L'amarcus è l'erba odorosa che prende il nome da Amarco, figlio di Kynira, re di Cipro.
Secondo la leggenda Amarco cadde inciampando mentre portava degli unguenti in bottigliette che rompendosi sprigionarono delle note che mescolandosi tra loro diedero origine ad un meraviglioso profumo. La ricetta per produrre questo profumo prevedeva l'utilizzo del vino, una procedura tipica della profumeria egiziana ed è stata trascritta da Plinio il Vecchio. La tradizione cipriota attibuisce a Kynira la costruzione di un tempio sacro ad Afrodite. Pare che Kinyra, sia realmente vissuto all'epoca delle guerre di Troia ed è citato da Omero nell'Iliade
Amarige di Dominique Ropiòn è un'esplosione di fiori, estremamente femminile, emana gioia, è un profumo solare, un profumo opulento di vecchio stile, elegante con una durata ottima sulla mia pelle anche nell'attuale riformulazione. È adatto a una donna matura che ama i profumi vintage e opulenti ma che potrebbe essere apprezzato anche da una giovane donna alla ricerca di una fragranza diversa dai profumi di moda quest'oggi. Mi fa pensare a una donna "radiosa".
Non tutte le recensioni sono a favore di Amarige. Luca Turin, famoso biofisico e recensionista di profumi lo definì un profumo con una "tuberosa assassina" per il sovradosaggio presente nella sua composizione. Io credo che questo profumo vada dosato in base alla stagione e a come reagisce sulla nostra pelle. Tra i profumi low coast Rare Gold di Avon lo ricorda anche se non lo definirei un dupe in senso stretto.

Bibliografia:
Belgiorno, Maria Rosa. Il profumo di Cipro
Turin, Luca. Perfumes: the guide


domenica 8 settembre 2019

GABRIELLE  CHANEL ESSENCE 

È appena uscito in questi giorni il nuovo flanker di Gabrielle Chanel e ho voluto subito testarlo.



Gabrielle del 2017 mi emozionò per il suo bouquet fiorito, ma appena lo testai svanì così rapidamente dalla mia pelle che abbandonai l'idea di acquistarlo.


         Ricordo che quell'esperienza olfattiva così fugace mi lasciò con l'amaro in bocca e la sensazione di aver incontrato un'opera incompiuta. Questa nuova versione mi ha invece conquistato con il suo cuore di fiori bianchi dove la tuberosa è regina e potenziata.

Il naso creatore di questa meraviglia è Olivier Polge, che ha saputo trattare così bene questo fiore, da renderlo luminoso e potente, conferendo al profumo un tocco di eleganza che lo rende moderno,  senza risultare esageratamente opulento. I laboratori Chanel utilizzano una tecnica particolare per l'estrazione di questa materia prima che si distingue per la sua unicità.


Il dna di Chanel è riconoscibile e si percepisce nelle note fruttate che ricordano vagamente Chanel Chance e mi rimanda al tempo stesso anche un vago ricordo dell'apertura agrumata di Coco Mademoiselle dove si avverte anche un leggerissimo patchouli come un eco in lontananza. Oltre queste reminescenze trovo che Gabrielle essence sia un profumo che brilli di luce propria, una luce dorata e luminosa con un tocco di sensualità che potrebbe ben descrivere una Coco Chanel giovane, conosciuta all'epoca con il nome di Gabrielle. Gabrielle è una donna ancora acerba ma piena di sogni e quel grande senso di libertà che può provare chi a quell'età ha tutta a vita davanti con tutte le opportunità che la vita può può offrire.



Questa bellissima tuberosa non fa di questo profumo una fragranza mononota ma si fonde con le note di altri fiori bianchi tra cui il frangipani, i fiori d'arancio che amplificano il gelsomino, altro fiore estremamente sensuale con un sentore indolico, dando luminosità e freschezza alla fragranza. Questo cuore floreale bianco è reso cremoso dalla nota del cocco che non si percepisce ma contribuice nel dare rotondità al profumo.



Alle note di fondo  di Sandalo e muschio presenti anche nel suo capostipite è stata aggiunta la vaniglia che dà un tocco di dolcezza a questo profumo floreale e contribuisce a renderlo più duraturo. Il profumo ha un'ottima persistenza e proiezione e le persone hanno notato che lo indossavo ancora dopo 4 ore dalla sua applicazione, ma a fior di pelle mi ha accompagnata per tutta la giornata.  Mi piace come si evolve sulla pelle senza perdere la sua intensità. Oliver Polge ha fatto questa volta davvero un ottimo lavoro che si inserisce perfettamente nella tradizione Chanel. Gabrielle Essence mi ha fatto innamorare ed emozionare come la prima volta che annusai Coco Mademoiselle, lo trovo elegante,  femminile, dolce, etereo, avvolgente e solare; mi trasmette gioia e buon umore. È adatto ad essere indossato per tutto l'anno e in ogni occasione, un profumo dorato e luminoso riassumibile in un unico aggettivo: "paradisiaco".






mercoledì 22 maggio 2019

PIVOINE ANGEL THIERRY MUGLER


In questa giornata piovosa di primavera mi accompagna Angel Pivoine della collezione "Garden of stars" che purtroppo non si trova più in commercio, una fragranza trasparente e luminosa che regala il buonumore.
Possiedo una versione splash da 50 ml in un flacone refil con lo stesso design di Angel classico.
Si tratta di una versione delicata e floreale del suo mitico capostipite, nato nel 1992, padre dei profumi gourmand. 




















                                                                   Anche questa nuova reinterpretazione del 2005 è opera di Oliver Cresp, un naso diventato un' incona della profumeria moderna.
Per tutta l'evoluzione e fin dall'inizio si avverte il patchouli, segno caratteristico di Angel e di molti suoi flanker, ma che in questa composizione rimane un po' più sottotono.
 Il Dna del classico Angel rimane comunque riconoscibile in questa fragranza orientale floreale gourmand.
Altra nota che risalta fin da subito è una nota di pepe, che quando è presente nei profumi mi produce sempre un leggero pizzicore al naso.
 La sua caratteristica "piccante" lo rende più fresco e frizzante, perfetto per la primavera.  Nel cuore del profumo predomina la peonia accompagnata dalle note di mughetto e rosa; nelle note di fondo unito al patchouli vi è la vaniglia che contribuisce a renderlo  caldo e avvolgente.
La sua durata su di me è moderata, e direi che sillage e persistenza sono nella media, più bassi rispetto all'originale. 
Trovo questo profumo molto femminile e tenero, delicato; con il tempo tende a diventare talcato.
Pivoine è un'interpretazione leggera e spensierata di Angel e potrebbe essere apprezzato da chi non ama il carattere forte e prorompente della sua versione classica.

domenica 5 maggio 2019

PROFUMI CHYPRE E PROFUMI CIPRIATI




5 maggio 2019

PROFUMI CHYPRE (famiglia olfattiva)e PROFUMI CIPRIATI

Il Chypre è l'unico tra i sette gruppi olfattivi che porta il nome di un luogo geografico. Spesso il termine chypre che allude alla famiglia olfattiva viene confuso con l'aggettivo cipriato che allude alla sfacettatura del profumo che evoca il talco, ciprie e rossetti.
In ambito commerciale e a livello industriale il primo profumo di questa famiglia fu il famoso Chypre di François Coty del 1917, ma le sue origini sono più antiche. 
Nel 1840 Eugene Rimmel inventò un Chypre per Caterina di Russia.


L'isola di Cipro vanta un'antica tradizione millenaria che risale al secondo millennio a.C. 
Reperti archeologici di flaconi e vasetti di unguenti profumati sono stati rinvenuti nelle tombe dell'isola. 
 I profumi ciprioti sotto forma di talchi, oli e unguenti si diffusero in tutto il bacino del Mediterraneo attraverso gli scambi commerciali in quest'area e molti vennero portati in giro per l'Europa e fatti conoscere anche in occasione delle crociate.

 Dobbiamo al grande profumiere Coty la suddivisione delle nuance di base delle famiglie olfattive. In ogni caso le caratteristiche del profumo Kypros del IV-III sec. a.C conteneva già gli ingredienti caratteristici della "Famiglia Chypre", definita da Coty, che sono gli stessi che possiamo notare nella piramide olfattiva dei profumi "chypre" attualmente in commercio e sono i seguenti:


Bergamotto (un agrume nato da un ibrido e presente in Toscana già dal 1600)

Limone

Iris (pianta rizomatosa tipica del Mediterraneo)

Lavanda
Laudano (resina ottenuta dal Cisto ladanifeo)

Muschio di quercia


La formula di François Coty comprendeva note di testa di Bergamotto, Limone, Arancio; note di cuore di Rosa e Gelsomino su una base di Muschio di quercia, Pachouli, Laudano, Lavanda e Iris. 
  Oggi questa famiglia olfattiva contiene quasi duemila profumi delle firme più prestigiose.

Vi è un forte legame tra la produzione dei profumi Chypre ed il culto di Afrodite, largamente diffuso nell’Isola di Cipro fin dai tempi antichi, infatti la dea è anticamente conosciuta con il nome di Chypria.

La famiglia dei profumi chypre venne successivamente divisa in sottogruppi che sono i seguenti:
Chypre floreali, Chypre fruttati, Cypre aldeidici, Chypre verdi, Chypre aromatici, Chypre floreali, Chypre cuoiati.
Due anni dopo la creazione del profumo di Coty, Guerlain creò il primo chypre fruttato nel 1919 che è il famoso Mitsouko.
Altro chypre molto noto creato nel 1947 è Miss Dior (Chypre floreale) che ha subito molte riformulazioni, ma che si trova ancora in commercio. Tra i moltissimi profumi di questa famiglia interpretazioni più moderne sono quelle di Coco Mademoiselle di Chanel (Chypre floreale) creato nel 2001. Va ricordato anche Midnight poison (Chypre legnoso) di Dior del 2007. Questi sono solo alcuni esempi in quanto oggi nella grande famiglia dei chypre sono annoverati quasi duemila fragranze.