domenica 8 settembre 2019

GABRIELLE  CHANEL ESSENCE 

È appena uscito in questi giorni il nuovo flanker di Gabrielle Chanel e ho voluto subito testarlo.



Gabrielle del 2017 mi emozionò per il suo bouquet fiorito, ma appena lo testai svanì così rapidamente dalla mia pelle che abbandonai l'idea di acquistarlo.


         Ricordo che quell'esperienza olfattiva così fugace mi lasciò con l'amaro in bocca e la sensazione di aver incontrato un'opera incompiuta. Questa nuova versione mi ha invece conquistato con il suo cuore di fiori bianchi dove la tuberosa è regina e potenziata.

Il naso creatore di questa meraviglia è Olivier Polge, che ha saputo trattare così bene questo fiore, da renderlo luminoso e potente, conferendo al profumo un tocco di eleganza che lo rende moderno,  senza risultare esageratamente opulento. I laboratori Chanel utilizzano una tecnica particolare per l'estrazione di questa materia prima che si distingue per la sua unicità.


Il dna di Chanel è riconoscibile e si percepisce nelle note fruttate che ricordano vagamente Chanel Chance e mi rimanda al tempo stesso anche un vago ricordo dell'apertura agrumata di Coco Mademoiselle dove si avverte anche un leggerissimo patchouli come un eco in lontananza. Oltre queste reminescenze trovo che Gabrielle essence sia un profumo che brilli di luce propria, una luce dorata e luminosa con un tocco di sensualità che potrebbe ben descrivere una Coco Chanel giovane, conosciuta all'epoca con il nome di Gabrielle. Gabrielle è una donna ancora acerba ma piena di sogni e quel grande senso di libertà che può provare chi a quell'età ha tutta a vita davanti con tutte le opportunità che la vita può può offrire.



Questa bellissima tuberosa non fa di questo profumo una fragranza mononota ma si fonde con le note di altri fiori bianchi tra cui il frangipani, i fiori d'arancio che amplificano il gelsomino, altro fiore estremamente sensuale con un sentore indolico, dando luminosità e freschezza alla fragranza. Questo cuore floreale bianco è reso cremoso dalla nota del cocco che non si percepisce ma contribuice nel dare rotondità al profumo.



Alle note di fondo  di Sandalo e muschio presenti anche nel suo capostipite è stata aggiunta la vaniglia che dà un tocco di dolcezza a questo profumo floreale e contribuisce a renderlo più duraturo. Il profumo ha un'ottima persistenza e proiezione e le persone hanno notato che lo indossavo ancora dopo 4 ore dalla sua applicazione, ma a fior di pelle mi ha accompagnata per tutta la giornata.  Mi piace come si evolve sulla pelle senza perdere la sua intensità. Oliver Polge ha fatto questa volta davvero un ottimo lavoro che si inserisce perfettamente nella tradizione Chanel. Gabrielle Essence mi ha fatto innamorare ed emozionare come la prima volta che annusai Coco Mademoiselle, lo trovo elegante,  femminile, dolce, etereo, avvolgente e solare; mi trasmette gioia e buon umore. È adatto ad essere indossato per tutto l'anno e in ogni occasione, un profumo dorato e luminoso riassumibile in un unico aggettivo: "paradisiaco".